così recitava (più o meno, eh, non sono uno di quelli che si ricordano le citazioni a memoria), in una celebre striscia dei peanuts, il piccolo linus van pelt. io, sinceramente, non penso di avere le carte per fare il profeta. un profeta dovrebbe credere in qualche entità superiore, suppongo; avere delle visioni, o parlare con i cespugli in fiamme, o sentire delle voci in testa (anche se, come direbbe jimmy carr, sarebbe più speciale se le sentisse nelle gambe). e dovrebbe avere voglia di riferirle, le voci. dovrebbe sopportare lo scherno dei non credenti, gli insulti, gli isterismi..che palle. però. però, un profeta non è un medico. o un ingegnere. è, in fin dei conti, un cazzaro. "se mangerete frutta rossa, nei giorni pari, verrete colti da bruxismo". uno segue la regola del profeta, poi per sbaglio mangia ciliegie il 12 maggio, e nulla. momento di panico aspettando il digrigno, ma assolutamente niente. e quindi? può far causa al profeta? beh, no. in sostanza, un profeta può dire quello che gli pare. sta poi alla gente, se credere o no. ma sono solo fatti loro, lui è tranquillo.